Se dovessi fare un bilancio cosmetico dell’anno appena passato, citeri alcuni prodotti che hanno in qualche modo influito in maniera positiva sulla mia skincare.
Tra questi includerei senz’altro il siero viso Bio Snail, a base di bava di lumaca.
Chi mi segue da un po’ conosce già il mio pensiero sul mucopolisaccaride di lumaca: è un ingrediente portentoso per la pelle.
Composto da allantoina, collagene, acido lattico e glicolico, vitamine e minerali è unico nel suo genere e non replicabile in laboratorio.
Ha numerose proprietà cosmetiche:
- rigenerativa della pelle;
- antiossidante - riduce la formazione dei radicali liberi, anche da esposizione UV prevenendo i danni e segni cutanei causati dal fotoinvecchiamento;
- cicatrizzante - promuove la proliferazione dei fibroplasti, essenziale per la guarigione delle ferite senza la formazione di cicatrici;
- protettiva dagli agenti atmosferici;
- idrorestitutiva.
Il suo impiego risale all’antichità, ma solo negli anni ‘80 è iniziato il vero exploit cosmetico, in seguito alla scoperta di alcuni allevatori di lumache, in Cile, che notarono come le loro ferite cutanee esposte alla bava guarissero in maniera rapida e senza cicatrici.
Bio Snail è una giovane azienda italiana che produce prodotti, certificati eco-biocosmesi e cosmetica bio-diversa, contenenti alte percentuali di bava di lumaca con aggiunta dell’innovativa “active water”, acqua attiva, un estratto enzimatico che ne abbassa il peso molecolare per far penetrare meglio il prodotto e farlo agire in profondità.